Quanto le persone fanno un posto e quanto un posto è fatto da persone? A volte basta un tramonto, una vista controluce, una bella ragazza che passeggia per fare da sfondo a una caratteristica piazzetta di Sorrento. Forse sono pochi gli attimi in cui si riesce a mettere in pausa la frenetica vita che scorre ad alta velocità. Forse, e dico forse, bisogna che più persone riescano a fermarsi per percepire la velocità del mondo.
In quel momento ti rendi conto di quanto sia superfluo il superfluo.
Quanto è bella la bellezza.
Basta un gabbiano in picchiata e un raggio di sole, ancora una volta, per ammirare il mare. Ma cosa sarebbe senza il gabbiano e senza la ragazza che passeggia? Sono quelle persone a cui appartiene il posto? O il posto a cui appartengono quelle persone? Forse la risposta sta nel mezzo, oppure nella musica che arriva alle mie orecchie e rende magico questo momento.
In quegli attimi fugaci risiede la poesia della vita, una sinfonia di emozioni intrecciate che invita alla riflessione profonda. Si capisce che la magia sta nel saper cogliere ogni istante, nell’equilibrio tra l’effimero e l’eterno, in un invito silenzioso a cercare la bellezza nelle piccole cose quotidiane.