8. La compartimentazione stagna nelle navi: principio, struttura e sicurezza

Ogni nave deve poter resistere all’ingresso d’acqua anche in caso di urto, avaria o falla nello scafo.

La compartimentazione stagna è il principale sistema di sicurezza strutturale che consente di limitare i danni, mantenendo la galleggiabilità residua e la stabilità della nave.

Consiste nel suddividere lo scafo in compartimenti indipendenti, delimitati da paratie stagne, così che un eventuale allagamento resti confinato in una sola zona.
Un esempio storico celebre è il Titanic, la cui perdita fu dovuta al numero insufficiente di paratie stagne e alla loro disposizione non continua fino al ponte superiore.

Scopo della compartimentazione

La compartimentazione stagna serve a:

  • Limitare la propagazione dell’acqua in caso di falla nello scafo.
  • Garantire che la nave resti a galla anche con uno o più compartimenti allagati.
  • Mantenere la stabilità trasversale ed evitare lo sbandamento.
  • Proteggere le parti vitali: sala macchine, timoneria, locali elettrici.
  • Contribuire alla sicurezza antincendio, isolando fumi e calore.

La compartimentazione non impedisce l’incidente, ma ne riduce le conseguenze, salvando nave ed equipaggio

Struttura costruttiva dei compartimenti

La compartimentazione è ottenuta mediante paratie stagne trasversali che si estendono da un fianco all’altro della nave e dal ponte delle paratie sino al fondo dello scafo.
Esse sono saldamente fissate alla chiglia, ai madieri e ai longheroni, in modo da formare una serie di spazi chiusi e indipendenti, detti compartimenti.
Oltre alle paratie trasversali, nelle navi moderne si trovano anche paratie longitudinali che migliorano la tenuta e riducono l’ampiezza dell’allagamento in caso di falla laterale.
Il numero e la posizione delle paratie dipendono dal tipo e dalle dimensioni della nave, secondo criteri di stabilità e sicurezza previsti dalla normativa SOLAS.

Vista tridimensionale della compartimentazione stagna.Si notano le paratie trasversali e longitudinali che suddividono lo scafo in compartimenti indipendenti.
La struttura è saldata al fondo e ai madieri per garantire la tenuta all’acqua.
Vista tridimensionale della compartimentazione stagna. Si notano le paratie trasversali e longitudinali che suddividono lo scafo in compartimenti indipendenti. La struttura è saldata al fondo e ai madieri per garantire la tenuta all’acqua.

Tipologie di paratie

  1. Paratie trasversali
    Sono le più importanti. Dividono la nave da prora a poppa e sono progettate per resistere alla pressione idrostatica dell’acqua in caso di allagamento di uno dei compartimenti.
  2. Paratie longitudinali
    Disposte parallelamente all’asse della nave, riducono la quantità d’acqua che può penetrare in caso di falla su un lato e contribuiscono alla stabilità trasversale.
  3. Paratia di collisione
    È collocata a prora, a una distanza calcolata in base alla lunghezza della nave, e serve a contenere i danni derivanti da urti frontali.
  4. Paratia di poppa
    Chiude e isola il locale macchine o la timoneria, proteggendo i sistemi di propulsione e governo.
Disposizione delle paratie trasversali in pianta e sezioni.Si osserva la disposizione regolare delle paratie e la loro estensione verticale fino al ponte di compartimentazione.
Disposizione delle paratie trasversali in pianta e sezioni. Si osserva la disposizione regolare delle paratie e la loro estensione verticale fino al ponte di compartimentazione.

Dispositivi di chiusura stagna

Per garantire l’effettiva tenuta dei compartimenti si utilizzano porte, valvole e passaggi stagni.

  • Le porte stagne permettono l’accesso tra i compartimenti e possono essere chiuse manualmente o automaticamente in caso di emergenza.
  • Le valvole di intercettazione isolano tubazioni o condotte che attraversano le paratie.
  • I passaggi per cavi e condotte vengono sigillati con materiali a tenuta d’acqua e di gas.

Sulle navi moderne, la chiusura delle porte stagne può essere controllata dalla plancia di comando, con indicatori di posizione e sistemi d’allarme.

Funzionamento in caso di falla

Quando si verifica una falla nello scafo, l’acqua tende a entrare rapidamente nel compartimento interessato.

La presenza delle paratie stagne fa sì che l’allagamento rimanga confinato in quella zona, evitando che la nave perda equilibrio o affondi.

Il comportamento della nave in queste situazioni viene studiato con modelli di calcolo dell’inondazione, basati sulla quantità d’acqua che può penetrare e sul suo effetto sul baricentro e sul momento di stabilità.
La SOLAS stabilisce che una nave passeggeri debba rimanere a galla anche con due compartimenti allagati e una nave da carico con almeno uno.

Comportamento della nave con e senza compartimentazione.A sinistra la nave mantiene equilibrio (A); a destra l’allagamento aumenta lo sbandamento (B > A).
La compartimentazione limita la variazione di galleggiabilità.
Comportamento della nave con e senza compartimentazione. A sinistra la nave mantiene equilibrio (A); a destra l’allagamento aumenta lo sbandamento (B > A). La compartimentazione limita la variazione di galleggiabilità.

Vie d’ingresso dell’acqua

Le principali vie di ingresso dell’acqua in caso di danno sono:

  • Falle nello scafo, dovute a collisione o incaglio.
  • Condotte danneggiate che attraversano le paratie.
  • Porte stagne non chiuse correttamente.

Per questo motivo è fondamentale che tutto il personale di bordo sia istruito sul controllo periodico dell’efficienza delle chiusure stagne e sull’importanza di mantenerle sempre operative.

  • Garantisce la sicurezza della nave anche in condizioni avverse.
  • Permette di limitare i danni economici e strutturali.
  • Migliora la resistenza complessiva dello scafo.
  • Favorisce il controllo delle emergenze a bordo.

Le navi moderne possono disporre anche di porte automatiche a comando remoto, sensori di livello e pompe di esaurimento controllate elettronicamente, che operano in combinazione con la compartimentazione per gestire le emergenze in modo coordinato.

 

La compartimentazione stagna rappresenta uno degli elementi fondamentali della sicurezza navale:

divide lo scafo in sezioni indipendenti, limita l’ingresso d’acqua, mantiene la stabilità e garantisce la sopravvivenza della nave in caso di avaria.

È un principio base dell’architettura navale e una delle prime regole di progettazione per la salvaguardia della vita umana in mare.

 

Fonti e riferimenti
Testo didattico rielaborato a cura del Prof. Vincenzo Rosario Mellone
con integrazioni tratte da:
Noinavi.it – Sezione “Compartimentazione stagna”
Romeo Giancola, “Ship Basic Knowledge Booklet”
Tutto il materiale è destinato esclusivamente a scopo formativo per gli studenti.

Scopo della compartimentazione [m3.19]

Struttura costruttiva dei compartimenti [m3.20]

Tipologie di paratie [m3.21]

Dispositivi di chiusura stagna [m3.22]

Funzionamento in caso di falla [m3.23]

Vie d’ingresso dell’acqua [m3.24]

 

 

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