Ogni nave deve poter resistere all’ingresso d’acqua anche in caso di urto, avaria o falla nello scafo.
La compartimentazione stagna è il principale sistema di sicurezza strutturale che consente di limitare i danni, mantenendo la galleggiabilità residua e la stabilità della nave.
Consiste nel suddividere lo scafo in compartimenti indipendenti, delimitati da paratie stagne, così che un eventuale allagamento resti confinato in una sola zona.
Un esempio storico celebre è il Titanic, la cui perdita fu dovuta al numero insufficiente di paratie stagne e alla loro disposizione non continua fino al ponte superiore.
Scopo della compartimentazione
La compartimentazione stagna serve a:
- Limitare la propagazione dell’acqua in caso di falla nello scafo.
- Garantire che la nave resti a galla anche con uno o più compartimenti allagati.
- Mantenere la stabilità trasversale ed evitare lo sbandamento.
- Proteggere le parti vitali: sala macchine, timoneria, locali elettrici.
- Contribuire alla sicurezza antincendio, isolando fumi e calore.
La compartimentazione non impedisce l’incidente, ma ne riduce le conseguenze, salvando nave ed equipaggio
Struttura costruttiva dei compartimenti
La compartimentazione è ottenuta mediante paratie stagne trasversali che si estendono da un fianco all’altro della nave e dal ponte delle paratie sino al fondo dello scafo.
Esse sono saldamente fissate alla chiglia, ai madieri e ai longheroni, in modo da formare una serie di spazi chiusi e indipendenti, detti compartimenti.
Oltre alle paratie trasversali, nelle navi moderne si trovano anche paratie longitudinali che migliorano la tenuta e riducono l’ampiezza dell’allagamento in caso di falla laterale.
Il numero e la posizione delle paratie dipendono dal tipo e dalle dimensioni della nave, secondo criteri di stabilità e sicurezza previsti dalla normativa SOLAS.

Tipologie di paratie
- Paratie trasversali
Sono le più importanti. Dividono la nave da prora a poppa e sono progettate per resistere alla pressione idrostatica dell’acqua in caso di allagamento di uno dei compartimenti. - Paratie longitudinali
Disposte parallelamente all’asse della nave, riducono la quantità d’acqua che può penetrare in caso di falla su un lato e contribuiscono alla stabilità trasversale. - Paratia di collisione
È collocata a prora, a una distanza calcolata in base alla lunghezza della nave, e serve a contenere i danni derivanti da urti frontali. - Paratia di poppa
Chiude e isola il locale macchine o la timoneria, proteggendo i sistemi di propulsione e governo.

Dispositivi di chiusura stagna
Per garantire l’effettiva tenuta dei compartimenti si utilizzano porte, valvole e passaggi stagni.
- Le porte stagne permettono l’accesso tra i compartimenti e possono essere chiuse manualmente o automaticamente in caso di emergenza.
- Le valvole di intercettazione isolano tubazioni o condotte che attraversano le paratie.
- I passaggi per cavi e condotte vengono sigillati con materiali a tenuta d’acqua e di gas.
Sulle navi moderne, la chiusura delle porte stagne può essere controllata dalla plancia di comando, con indicatori di posizione e sistemi d’allarme.
Funzionamento in caso di falla
Quando si verifica una falla nello scafo, l’acqua tende a entrare rapidamente nel compartimento interessato.
La presenza delle paratie stagne fa sì che l’allagamento rimanga confinato in quella zona, evitando che la nave perda equilibrio o affondi.
Il comportamento della nave in queste situazioni viene studiato con modelli di calcolo dell’inondazione, basati sulla quantità d’acqua che può penetrare e sul suo effetto sul baricentro e sul momento di stabilità.
La SOLAS stabilisce che una nave passeggeri debba rimanere a galla anche con due compartimenti allagati e una nave da carico con almeno uno.

Vie d’ingresso dell’acqua
Le principali vie di ingresso dell’acqua in caso di danno sono:
- Falle nello scafo, dovute a collisione o incaglio.
- Condotte danneggiate che attraversano le paratie.
- Porte stagne non chiuse correttamente.
Per questo motivo è fondamentale che tutto il personale di bordo sia istruito sul controllo periodico dell’efficienza delle chiusure stagne e sull’importanza di mantenerle sempre operative.
- Garantisce la sicurezza della nave anche in condizioni avverse.
- Permette di limitare i danni economici e strutturali.
- Migliora la resistenza complessiva dello scafo.
- Favorisce il controllo delle emergenze a bordo.
Le navi moderne possono disporre anche di porte automatiche a comando remoto, sensori di livello e pompe di esaurimento controllate elettronicamente, che operano in combinazione con la compartimentazione per gestire le emergenze in modo coordinato.
La compartimentazione stagna rappresenta uno degli elementi fondamentali della sicurezza navale:
divide lo scafo in sezioni indipendenti, limita l’ingresso d’acqua, mantiene la stabilità e garantisce la sopravvivenza della nave in caso di avaria.
È un principio base dell’architettura navale e una delle prime regole di progettazione per la salvaguardia della vita umana in mare.
Fonti e riferimenti
Testo didattico rielaborato a cura del Prof. Vincenzo Rosario Mellone
con integrazioni tratte da:
– Noinavi.it – Sezione “Compartimentazione stagna”
– Romeo Giancola, “Ship Basic Knowledge Booklet”
Tutto il materiale è destinato esclusivamente a scopo formativo per gli studenti.
Scopo della compartimentazione [m3.19]

Struttura costruttiva dei compartimenti [m3.20]

Tipologie di paratie [m3.21]

Dispositivi di chiusura stagna [m3.22]

Funzionamento in caso di falla [m3.23]

Vie d’ingresso dell’acqua [m3.24]


