Introduzione
Nella scuola contemporanea, parlare di inclusione significa andare oltre la semplice attenzione ai Bisogni Educativi Speciali: vuol dire progettare ambienti e percorsi accessibili a tutti fin dall’inizio.
La lezione precedente ha introdotto gli strumenti fondamentali (BES, DSA, PEI, PDP). Ora approfondiamo le nuove prospettive metodologiche e pedagogiche che aiutano il docente a rendere davvero inclusivo e personalizzato l’apprendimento.
Nota docente: questa lezione serve a far emergere nello studente la consapevolezza di “come” e “perché” un insegnante pianifica diversamente in base alle persone, non solo ai programmi.
Le life skills e le competenze trasversali
Le life skills, definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono dieci abilità fondamentali per la vita che ogni percorso educativo dovrebbe promuovere.
Non appartengono a una materia, ma a tutte le discipline: servono per gestire le relazioni, le emozioni, le decisioni.
| Categoria | Esempi di abilità |
| Cognitive | Pensiero critico, problem solving, decision making |
| Relazionali | Comunicazione efficace, empatia, collaborazione |
| Personali | Gestione delle emozioni, autostima, resilienza |
Nel contesto dell’accoglienza turistica, queste competenze diventano concrete:
- Comunicazione efficace → dialogare con il cliente in modo chiaro e cortese;
- Empatia → comprendere i bisogni del cliente con difficoltà linguistiche o motorie;
- Gestione dello stress → affrontare con calma reclami o imprevisti.
Nota docente: sottolinea al ragazzo che le life skills sono spesso oggetto di domande trasversali nel colloquio orale.
Il commissario potrebbe chiedere: “Come favorirebbe la collaborazione e l’empatia in una classe di laboratorio alberghiero?”.
Universal Design for Learning (UDL)
L’Universal Design for Learning è un approccio pedagogico nato negli Stati Uniti e oggi richiamato anche dal D.Lgs. 66/2017 sull’inclusione.
Si basa su un principio semplice: progettare per tutti, fin dall’inizio, senza dover poi “adattare” a posteriori.
I tre pilastri dell’UDL:
- Molteplici modalità di rappresentazione → Offrire i contenuti in forme diverse: testo, immagini, audio, video.
- Molteplici modalità di azione ed espressione → Permettere agli studenti di mostrare ciò che sanno in modi diversi (orale, scritto, pratico, digitale).
- Molteplici modalità di coinvolgimento → Motivare attraverso attività cooperative, scelte personali, sfide reali.
Esempio pratico:
Durante la simulazione di check-in, un ragazzo con difficoltà linguistiche può utilizzare un tablet con traduttore vocale o schede visive; l’obiettivo non è testare la memoria, ma la capacità di comunicare in modo efficace.
Nota docente: spiega che l’UDL non è “una strategia per BES”, ma una cornice per tutti.
È un concetto molto apprezzato nelle prove orali perché mostra una visione inclusiva moderna.
La valutazione formativa e digitale
La valutazione non deve essere solo il momento finale di giudizio, ma un processo continuo di osservazione, feedback e miglioramento.
Si parla di valutazione formativa quando il docente:
- osserva gli studenti durante il lavoro,
- restituisce indicazioni per migliorare,
- valorizza il progresso personale, non solo il risultato.
Strumenti pratici:
- Rubriche valutative digitali create in Word, Excel o Microsoft Forms;
- Portfolio digitale dove gli studenti raccolgono prove, foto, video delle attività;
- Questionari di autovalutazione su Teams o Google Forms;
- Feedback immediato in laboratorio (il “vedo, ti dico, miglioriamo”).
In un contesto professionale come l’accoglienza, la valutazione formativa si traduce in:
“Oggi hai gestito bene il sorriso e la cortesia, ma devi migliorare la gestione del tono di voce e dei tempi di risposta.”
Nota docente: mostra come l’uso di strumenti digitali rafforza il monitoraggio continuo delle competenze e crea evidenze per il colloquio orale.
PCTO e competenze sociali
Nel percorso degli Istituti Professionali, il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) è un ponte tra scuola e lavoro.
Le competenze sociali, organizzative e comunicative osservate durante il PCTO fanno parte a pieno titolo della valutazione per competenze.
Anche il ragazzo che si prepara al concorso deve saper spiegare come un’attività laboratoriale o simulata contribuisce a svilupparle.
Esempio:
Durante un PCTO in hotel, lo studente esercita competenze di cittadinanza (rispetto delle regole, puntualità, responsabilità) e competenze chiave europee (imprenditorialità, comunicazione, digitale).
Normativa di riferimento aggiornata
Oltre alle leggi già viste, conviene ricordare:
- Atto di indirizzo MIM 2023–2024: promuove il benessere a scuola e la personalizzazione dell’apprendimento;
- D.Lgs. 66/2017 sull’inclusione e il Profilo di funzionamento;
- Linee guida 2022 sulla valutazione nella scuola secondaria di secondo grado;
- Raccomandazione UE 2018 sulle competenze chiave (già trattata nella Lezione 3).
Nota docente: il ragazzo non deve memorizzare tutti i numeri di legge, ma deve saperne citare almeno due con sicurezza: D.Lgs. 66/2017 e Raccomandazione UE 2018.
La lezione di approfondimento non aggiunge nuovi contenuti da “studiare a memoria”, ma rafforza la consapevolezza pedagogica e metodologica.
Serve a trasformare il candidato da semplice esecutore di attività a docente capace di motivare, progettare e riflettere. In fondo, la vera inclusione non è fare di meno per qualcuno, ma fare di più per tutti.
