Perché la fiamma della candela non fa ombra? Una sfida di Natale alla curiosità

C’è chi a Natale accende brindisi, chi luminarie… e chi, quest’anno, potrebbe accendere la curiosità.
Provate a fare questo esperimento: spegnete le luci, prendete una torcia e una semplice candela accesa. Guardatela proiettare la sua luce sul muro.
Vedete l’ombra del portacandela, forse dello stoppino… ma non della fiamma.
Come mai?

La luce non può oscurare la luce

Per capire il fenomeno dobbiamo ricordare che un’ombra nasce solo quando un oggetto opaco blocca i raggi luminosi.
La fiamma, però, non è opaca: è una zona di gas incandescente e trasparente, dove l’aria e i vapori della cera bruciano e si mescolano.
In pratica, è luce che emette luce. E qualcosa che emette luce non può “fare ombra” su se stessa.

Ma un’ombra, in realtà, c’è (piccolissima)

Se guardate bene — magari usando una torcia molto intensa o una luce laser — noterete che una parte blu alla base della fiamma proietta una tenue ombra.
È la zona dove la combustione non è completa, dove i gas sono più freddi e assorbono parte della luce.
È la “firma” scientifica della fiamma, quella che racconta come energia e materia danzano insieme.

Una challenge di Natale per menti lucide

E allora, quest’anno, invece di alzare troppo il bicchiere o la voce, accendete una candela e una domanda.
Osservate la sua luce, fate l’esperimento con chi vi è accanto, raccontatelo ai bambini o agli amici.
Scoprirete che la meraviglia è il miglior brindisi che si possa fare.
Perché chi osserva con curiosità, non ha bisogno di stordirsi: si illumina da solo.

📸 Se volete condividere la vostra “Candle Challenge”,  fate una foto del vostro esperimento e pubblicatela sui social con l’hashtag #FiammaSenzaOmbra. Sarà il Natale più luminoso, e il più sobrio.

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